lunedì 8 giugno 2009

Risultati a Cassina: elezioni europee

Primi dati cassinesi

I primi dati su Cassina ci danno intorno ai 200 voti. Un risultato di tutto rispetto per una forza politica nata a marzo, ed in uno scenario di vittoria dilagante delle destre in tutta Europa. Adesso aspettiamo i dati definitivi sia su Cassina che a livello nazionale, ma già da ora ribadiamo la necessità di andare avanti e di procedere al più presto ad un congresso fondativo del partito.

domenica 7 giugno 2009

Loro votano Sinistra e Libertà

Riccardo Pangallo (comico)
“Alle europee voto Sinistra e Libertà perché è la prima volta dopo molti anni che non mi tappo il naso per votare”.

Alfiero Grandi Voterò alle prossime elezioni europee Sinistra e Libertà, anche se il sostegno a questa lista non esaurisce il problema di queste elezioni.
Un buon risultato per la destra e in particolare per il PDL vorrebbe dire aprire la strada ad una vera e propria avventura politica e istituzionale, essendo chiaro che Berlusconi punta ad una resa dei conti con l´opposizione fatta di modifiche costituzionali ed elettorali per blindare il suo potere per gli anni a venire. Del resto il prossimo referendum è la prima occasione in cui può scattare la tentazione di far saltare il banco. Quel referendum può avere effetti sciagurati sul futuro politico del nostro paese e per questo va fatto fallire facendo mancare il quorum, cioè astenendosi dal voto.
Per queste ed altre ragioni mi auguro che tutta la sinistra realizzi il quorum e sia rappresentata nel futuro parlamento europeo. Mi auguro anche che sia l´IDV che il PD abbiano risultati in grado di contribuire a fermare la manovra di Berlusconi. La diversità di posizioni politiche non mi impedisce di guardare con attenzione all´insieme delle forze necessarie per battere la destra. Sbaglia chi rinvia tutto al lontano 2013. Fermare Berlusconi e questa destra è un problema dell´oggi, perché nel 2013 i danni istituzionali, etici, politici potrebbero già essere gravissimi e un buon risultato delle elezioni europee può contribuire a bloccare questa destra. Sembra esserci nuova consapevolezza della posta in gioco.
Per questo la mia netta preferenza per Sinistra e Libertà non è separata dall´auspicio che tutte le forze dell´attuale opposizione abbiano buoni risultati, senza farsi un´inutile concorrenza e senza farsi la guerra E´ la vecchia storia della trave e della foresta, bisogna guardare alla foresta se si vuole fermare questa destra e
spero proprio che questo accada.
Francesco Martone …voterò Sinistra e Libertà affinchè l’Italia e le sue sinistre sappiano guardare oltre ai propri confini, e l’Europa faccia altrettanto. Affinchè nuove forme, linguaggi e pratiche possano contribuire a costruire un’Europa meno eurocentrica, senza confini, accogliente,cosmopolita, pacifica e nonviolenta, un’Europa che sia fondata sui pilastri dei diritti e della giustizia economica, sociale ed ambientale.

Luca Bergamo Libertà è assicurare a ciascuno il diritto di perseguire la felicità. Libertà è un programma di sinistra, non dei populisti. Abbiamo bisogno di questa ispirazione e di persone che con competenza e passione ne facciano politica e governo. Anche il partito democratico che vorrei per la mia terra, l’Europa. Per questo alle elezioni europee 2009 voto Sinistra e Libertà.

Luigi Cinque (musicista) …“Voto Sinistra e Libertà perché è l’unica lista capace di realizzare un sogno reale di cambiamento”

Andrea Amato (presidente IMED) …“L’Europa ha bisogno di una sinistra vera, capace di superare la crisi delle socialdemocrazie senza ripiegamenti in ideologie imbalsamate. Per questo la presenza della sinistra italiana nel Parlamento Europeo è fondamentale. L’unica lista che può rispondere a questo obiettivo è “Sinistra e Libertà”.

Carlo Formenti …voto Sinistra e Libertà perché, fra le schegge in cui è esplosa la sinistra radicale, è quella che meglio incarna (pur senza risolverla) la tensione fra un passato che non passa e un futuro che ancora non riesce ad assumere volto.

Felice Roberto Pizzuti Quest’anno, per la prima volta, ho seriamente pensato di non votare affatto perché la variegata rappresentanza politica della Sinistra mi sembra molto impegnata nelle sue divisioni colme di autoreferenzialità e poco predisposta ad analizzare e comprendere la fase storica che stiamo attraversando; una fase che avrebbe grandissimo bisogno della Sinistra, se solo questa ritornasse ad occuparsi di politica e non dei politici, del merito delle questioni ( proposte e riproposte dalla crisi) e non di etichette identitarie, di azioni concrete anche istituzionalmente rilevanti e non di vaghe testimonianze. Cosa deve ancora succedere perché la Sinistra capisca? Forse un’altra drastica sanzione a livello elettorale aiuterebbe il risveglio e il rinnovamento della Sinistra e della sua rappresentanza politica? Forse si; da qui la tentazione di non votare, che non avrebbe proprio nulla di qualunquista. Tuttavia, sarebbero auspicabili altre strade per rifondare la Sinistra, meno didatticamente punitive e più dense di contenuti; e se non frainteso come sostegno alle patologie esistenti, anche un risultato elettorale positivo per l’insieme della Sinistra potrebbe aiutare a creare un contesto più favorevole alla sua rifondazione. Spendendo il residuo credito che può essere accordato a questa speranza, rammaricato per l’assenza di una lista unitaria della Sinistra, voterò per “Sinistra e Libertà” contando che chi la rappresenta intenda seguire con particolare convinzione, in Italia e in Europa, un percorso di rifondazione unitaria della Sinistra e che interpreti i voti ricevuti come un sostegno ad adoperarsi in questa direzione e non solamente alla propria lista.

Sergio Tosini Voto Sinistra e Libertà perché è venuto il momento di dare vita ad un nuovo soggetto politico di sinistra non identitario con la testa rivolta all’indietro, autonomo e radicato nel mondo del lavoro.

Giovanni Blandino (Oncologo. Coordinatore Consorzio Europeo Active P53) … voterò Sinistra e Libertà per due buone ragioni: 1) Perché è l’unica forza politica che dice parole chiare e decisive sull’importanza dell’innovazione legata alla scuola, alla formazione e alla ricerca, in un Paese che destina alla voce ricerca una parte infinitesimale del proprio bilancio, mentre decine e decine di giovani validi ricercatori sono costretti, per essere sostenuti e valorizzati, ad emigrare in Europa o negli Stati Uniti. 2) Perché sono socialista e finalmente, dopo troppi anni di sterile velleitarismo, riesco ad intravvedere in Sinistra e Libertà il germe di una nuova sinistra, laica, libertaria e riformista, non autoreferenziale ma attenta ai meriti ed ai bisogni degli individui in un mondo in rapida evoluzione. In altre parole perché è la sinistra che serve: la sinistra del futuro.

Carlo Lucarelli (scrittore, sceneggiatore e conduttore televisivo) Io auguro a “Sinistra e libertà” anzitutto di esserci - perchè purtroppo per come va il mondo è una bella sfida - ma di esserci proprio tanto perchè sappiamo che c’è bisogno di Sinistra e di Libertà. Ma c’è bisogno soprattutto di una certa sinistra, di una certa libertà, intesa come, mi pare, sia intesa da questo progetto politico.

Enrico Deaglio (giornalista e scrittore) … ho molto piacere di poter dire a chi può interessare che il mio voto va a “Sinistra e libertà”. Ci va per numerose ragioni. In parte perchè il gruppo ha fatto più bene: i suoi deputati uscenti secondo me hanno fatto bene nella legislatura precedente. In parte è perchè riprendono delle cose a cui sono affezionato: un po’ di socialismo, un po’ di ecologismo e un po’ di laicismo. Infine voto “Sinitsra e libertà” anche perchè so che Peppino Englaro vota per questo stesso partito. Queste sono le mie ragioni.

Adriano Sofri (giornalista, scrittore, politico) Con un totale spreco di quello che era stato un ragionamento che io condividevo nelle scorse elezioni, cioè quello del voto utile, chi non ha più votato per Rifondazione o per l’Arcobaleno perchè voleva rendere utile il proprio voto a una sconfitta di Berlusconi ha visto poi quella maggioranza che aveva vinto le elezioni non fare niente per mettere a frutto quel voto e riaprire un rapporto con quel tipo di votanti. La lista che si chiama “Sinistra e Libertà”, non fosse altro per aver introdotto la parola “libertà” nel proprio nome, a mio parere meriterebbe, in particolare con alcuni dei suoi esponenti, di andare nel Parlamento Europeo. Su Rifondazione ho molti più dubbi perchè mi pare ormai un gruppo extraparlamentare davvero “di antiquariato”, per essere eufemistici. Questa è la mia opinione.

Tosca (cantante e attrice di teatro) … in Europa e in Italia c’e’ bisogno di sinistra contro le derive populiste che negano democrazia e accoglienza .Per questo voto sinistra e libertà.

Livia Potolicchio (Segreteria Nazionale Fillea CGIL) La voterò perché reputo urgente la costruzione di una forza di Sinistra che mantenga aperta una forte critica ad un modello economico dominante che in questi ultimi 20 anni ha costruito le basi materiali della crisi economica che sta colpendo milioni di lavoratori e lavoratrici in tutto il mondo. Voterò Sinistra e Libertà perché credo nel progetto di una forza di sinistra che sappia, partendo dalle proprie colpe e limiti e rifiutando quindi vecchie ricette e slogan preconfezionati, investire sulla ricerca, sullo studio, sulla sperimentazione, per rifondarsi. Che insomma continui ad aver voglia di cambiare il mondo. Quello attuale. Non quello del secolo scorso che già troppo ed in peggio è cambiato. Voterò Sinistra e Libertà perché nel mio lavoro di tutti i giorni, occupandomi per la Fillea di edilizia sostenibile, sento sempre più urgente il bisogno di una forza politica di alternativa che sappia affiancare al conflitto capitale-lavoro il sempre più evidente conflitto capitale-ambiente. Che sappia guardare e parlare ai vecchi e nuovi lavori, ai vecchi e nuovi sfruttati. Penso ad una sinistra che guardi quindi ai beni culturali come patrimonio dell’umanità ma al contempo senta coloro che quotidianamente si spendono per recuperare, conservare e spiegare a noi tutti questo patrimonio, come umanità da valorizzare e tutelare. Voterò Sinistra e Libertà perché la sola CGIL non può riuscire ad arginare il profondo attacco sferrato da questo governo a tutti i diritti. Del lavoro, civili, all’istruzione.

Sebastiano Calleri (rappresentante Dip. Naz. Sicurezza sul Lavoro di CGIL) … voglio un’Europa più attenta ai diritti dei lavoratori ed al valore del lavoro. Voglio un’Europa vivibile per tutti, dove ci sia attenzione alle differenze, alle donne, ai migranti, ai diritti dell’infanzia. Voglio un’Europa che riesca a far capire all’Italia quanto sia importante la promozione di una legislazione avanzata sui temi dei diritti civili, della discriminazione per orientamento sessuale, sulle scelte sul proprio corpo e sulla propria vita. Voglio un’Europa attenta alle problematiche dell’ambiente, del cibo, dell’acqua, dei beni comuni. Voglio una sinistra in Europa, che sia capace (senza confusioni), di interpretare e trasformare la modernità. Voglio una sinistra in Europa ed in Italia nuova, forte e plurale. Per questo voto Sinistra e Libertà il 6 e 7 giugno.

Mario Agostinelli (ex capogruppo PRC in Regione Lombardia) … …”Rinascere” - non solo “sopravvivere” - è la sfida con cui deve misurarsi la sinistra. Camminare lungo un percorso di conquista di una rappresentanza perduta, vuol dire aprirsi all’ascolto di domande inedite, prima che presumere di dispensare ricette a noi note. E’ già in corso a livello globale e sotto i nostri occhi a livello locale una lotta di classe che frammenta soggetti che vanno riuniti, distrugge le risorse del pianeta, minaccia la sopravvivenza della specie, rende inaccettabile il presente e toglie il futuro. Le nuove generazioni non vivono più in un contesto di progresso, ma contano il tempo all’indietro: “quanto manca a..(alla scadenza del rapporto di lavoro, all’insostenibilità del cambiamento del clima, alla prossima crisi finanziaria) ed occorre tutta la creatività, tutta l’energia sociale, tutta la capacità di analisi e di lotta maturata sul campo per riappropriarsi con speranza del futuro. Ben oltre e ben lontano dal pensare a riunirsi attorno a simboli da passare di mano in mano o dal dividersi il campo tra superstiti illuminati e riformatori impotenti. Mi piace far parte di questa sfida, con assoluta continuità con la mia storia comunista, di esperienza del mondo del lavoro, di sforzo aperto a riunificare la sinistra anche nelle istituzioni. Sinistra e Libertà non è solo una lista elettorale: la sento come una piattaforma che, in un contesto pluralista e attraverso il dono di tutte le identità portate in dote, serve per far rinascere una sinistra rinnovata e forte, indispensabile per il Paese.

Boosta (musicista) … voto Michele Dalai per alcuni motivi. Il programma è valido. Michele è l’amico al quale affiderei la vita. Io rimango di sinistra. Le cose vanno fatte non immaginate o raccontate al bar il sabato sera dopo 12 birre. Una società civile e responsabile è dovere di ogni Cittadino prima che privilegio. Non c’è piu’ tempo per esitazioni.

Paola Agnello Modica (sindacalista CGIL) … perché il Parlamento Europeo è un presidio democratico - il cui ruolo andrebbe ulteriormente accresciuto - che necessita di donne e uomini di sinistra, soprattutto in questa fase storica che rischia di diventare buia. La mia è una scelta che nasce dal bisogno di sinistra in Italia e in Europa, una sinistra che non smarrisca le sue radici, in particolare nel mondo del lavoro, capace di coniugare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici con i temi ambientali e dei diritti civili e democratici. Una sinistra unitaria ma autonoma dalle politiche moderate, capace di contrastare anche sul piano culturale e simbolico la deriva autoritaria, mercantilista e xenofoba che vive il nostro Paese e non solo, capace di proporre un modello di sviluppo e di convivenza che sappia far uscire dalla crisi economica, produttiva e sociale proponendo un modello di sviluppo sostenibile sul piano sociale, ambientale ed economico. Quindi con maggior democrazia e rispetto dell’altro/altra, siano essi di Paesi o di genere diversi, sapendo dare la priorità a chi vive (o vorrebbe vivere o lo ha fatto per una vita) del proprio onesto lavoro. Esprimerò la mia preferenza a Roberto Musacchio di cui ho potuto apprezzare negli anni l’impegno e la coerenza sui temi del lavoro, dell’ambiente e dei diritti civili.

Loris Mazzetti (dirigente Rai, scrittore e giornalista) … perché sulla libertà di espressione dobbiamo ripartire da zero. Sinistra e Libertà è l’occasione giusta.

Silvia Ballestra (scrittrice, giornalista e traduttrice) … Sinistra e libertà mi piace perché è meglio di destra e regime. Paolo Rumiz (inviato speciale in zone di guerra, scrittore) … perché Berlusconi mi fa venire l’orticaria. Ma il PD mi fa venire l’ulcera.

Ottavia Piccolo (attrice di teatro e di cinema) … questa volta non volevo impegnarmi, sono stanca, confusa e anche un po’ arrabbiata. Invece no, non mi faranno rinunciare a dire la mia. *Sinistra e libertà* mi sembra una buona occasione: gente seria, voglia di lavorare e soprattutto un’opposizione decisa a questa gentucola che considera il parlamento europeo un posto dove andare in gita premio.

Leo Gullotta (attore, cabarettista e doppiatore) …in questo impero di Nani e Ballerine, Sinistra e Libertà sono assolute necessità. Fabio Grossi (ballerino di teatro di fama internazionale) … abbandoniamo il “voto utile” abbracciamo il voto giusto.

Dario Vergassola (comico e cantautore) …prima che vi dividiate un’altra volta.

Angela Cattaneo (Prof.ssa Università La Sapienza Roma) … ha in sè un progetto fondamentale: l’istanza di presentare una sinistra rinnovata alla luce del presente e sensibile alle tematiche dei nuovi diritti a partire da quelli delle donne e di altri soggetti, senza rinunciare a porre le problematiche del lavoro sempre al centro della propria analisi e del proprio impegno.

Guglielmo Rinzivillo (Prof. Università La Sapienza Roma) … è la formazione più interessante che si presenta alla prossima tornata elettorale delle europee. E’ chiara l’ottica di una nuova sintesi culturale che riqualifica la sinistra non solo in maniera identitaria recuperando l’istanza di libertà che fa parte della sua storia con una sensibilità europeistica.

Roberto Cavarra (Prof. Università La Sapienza Roma) …il nuovo movimento Sinistra e Libertà nasce dall’incontro di culture fondamentali della storia della sinistra. E’ il programma che ha timbrato l’inizio degli anni ‘90 e delle giunte progressiste nelle principali città italiane. Interessante per la costruzione della nuova Europa.

Massimo L. Salvadori (Prof. Università di Torino) … voterò Sinistra e Libertà per contribuire a ricostruire la sinistra italiana

Massimo Roccella (Prof. Università di Torino) … in Europa, come in Italia, crescono le disuguaglianze sociali. Il liberismo della Commissione europea e della maggior parte dei governi nazionali ha contribuito, in questi anni, a peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori, cercando di eroderne progressivamente diritti che sembravano consolidati ed intangibili. Il Parlamento europeo può rappresentare un argine rispetto a questa deriva: a condizione che in esso siano largamente rappresentate forze di sinistra e socialiste con la volontà di opporsi alla riduzione dell’Europa ad un grande mercato fondato sul dumping sociale. Per questo a giugno il mio voto sarà per la lista di Sinistra e Libertà.

Giorgio Parisi (fisico italiano, membro della National Academy of Science) … perché voglio riappropriami di questa parola che ci appartiene e che troppo a lungo è stata abusata da un partito e da un leader liberticidi. Voto Sinistra e Libertà affinché la sinistra diventi speranza vera di cambiamento e dell’instaurarsi di nuove e più sostanziali forme di democrazia.

Moni Ovadia (attore teatrale, scrittore, cantante e musicista) … perché il Paese ha bisogno si una Sinistra autentica e coraggiosa che sappia contribuire alla sconfitta sociale e culturale di un centrodestra impresentabile, che lacera il paese e lo intossica con la volgarità,la protervia e il culto dell’impunità dei privilegiati.

Luciano Gallino (sociologo, scrittore e docente di sociologia) … perché confido abbia le competenze e la volontà necessarie per elaborare e presentare nelle sedi appropriate, a cominciare dal Parlamento Europeo, politiche rivolte espressamente a produrre maggior sicurezza socio-economica per i milioni di persone che in Italia e nella Ue hanno invece visto aumentare in misura gravissima, a causa della crisi e delle politiche che l’hanno provocata, la loro insicurezza in tema di occupazione, reddito, condizioni di lavoro, salute, abitazione, previdenza, educazione dei figli.

Beppe Cremagnani (giornalista e autore televisivo) … perché le due parole si combinano bene insieme; perché ci vuole qualcuno che dia voce a chi non ce l’ha; perché al nostro Paese stanno facendo trangugiare una dose letale di fascismo; perché il motto “Libera Chiesa in libero Stato” non resti solo uno slogan risorgimentale; perché ho tre figli che sono cresciuti molto bene alla scuola pubblica; perché la sanità pubblica mi ha rimesso bene in sesto quando sono stato molto male; perché mi piace l’euro e non ho nessuna nostalgia della lira; perché vorrei un’Italia senza la mafia che spara a Palermo, fa gli affari a Milano e siede al vertice delle istituzioni a Roma; perché 25 anni fa avevo votato no al nucleare e non ho cambiato idea; perché sono rojo, semplicemente rosso e son fiero di esserlo

Mimmo Calopresti (regista, sceneggiatore e attore) … ho bisogno di democrazia, ma non penso possa esistere una democrazia senza libertà. Quella libertà di voler ricercare la felicità, senza pudore e senza timore. Non esiste democrazia se la libertà non vive. Tutti hanno bisogno di libertà: chi arriva nel nostro Paese in cerca di una vita nuova e chi, ancora alla ricerca di un sogno di felicità, vive nel timore dell’altro. Non può esistere la democrazia senza libertà. Quella libertà di sentirsi di sinistra e volerlo praticare, in ogni momento e liberamente; la libertà di non essere di sinistra e voler garantire la libertà di espressione e di dissenso. La sinistra e la libertà sono utili e spero che il mio voto diventi utile alla democrazia.

Beppe Chiarante (politico e scrittore) … nel quadro dell’impegno, che considero fondamentale, di superare l’attuale frantumazione per costruire una sinistra unita e rinnovata, alle prossime elezioni europee sono orientato a votare per la lista Sinistra e Libertà, perché nella sua proposta e anzi sin dal nome coniuga strettamente i due temi che da sempre mi sono cari, ossia quello dell’eguaglianza e quello della libertà e della liberazione per tutti gli individui, donne e uomini, e per tutti i popoli.

Luciana Castellina (co-fondatrice de Il Manifesto, politica e giornalista)

Gianni Mattioli (fisico e giornalista, esperto di ambiente) … la cultura che caratterizza la sinistra in Italia e nel mondo è quella della solidarietà, dell’eguaglianza, dell’innovazione e della libertà. Penso che oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio difficile, segnato dall’appropriazione ingiusta e distruttiva delle risorse del pianeta, e perciò anche da un uso distorto della ricerca scientifica, finalizzata all’egoismo dei pochi. Nell’auspicabile percorso di riunificazione della sinistra del nostro Paese, ho trovato dentro Sinistra e Libertà la condivisione di questa lettura e idee e ricerca per cambiare questa realtà: il Parlamento europeo è una sede importante per portare avanti questa prospettiva. Propongo di sostenere questa lista con il voto nelle prossime elezioni.

Anna Evelina Pizzo (direttore del settimanale Carta) …non faccio parte del partito degli indecisi ma di quello dei “sospesi”. La mia attitudine [non di ora, ma ora assai rafforzata] non è quella di non aver ancora deciso per chi votare ma se votare. Nel caso dovessi decidere per il sì, voterei per quella cosa che nel Lazio si chiama Movimento per la Sinistra e in Italia ha preso il suggestivo nome di Sinistra e libertà. Per alcune buone ragioni: perché sono direttamente coinvolta; perché mi sembra che più di altre esperienze raccolga l’ispirazione originaria che mi aveva convinto, anche se si è presto persa per strada, quella di Sinistra Europea; perché in questa lista si candidano molti amici e molte persone che stimo e perché, infine, raccoglie, anche se impercettibilmente, quella possibilità di nuova politica alla quale ho creduto. L’attrazione a non andare a votare è però molto forte, per altrettante buone ragioni: perché sembra autoriprodursi all’infinito il vano esercizio della moltiplicazione di luoghi della politica; perché mi sono resa conto che Sinistra Europea è stata più o meno un autobus dal quale scendere senza neppure essere arrivati al capolinea; perché vorrei che i miei amici e le persone che stimo avessero la mia medesima convinzione sull’esaurimento di una storia importante ma ormai fuori corso e si sottraessero alla coazione a ripetere che nuoce ai cambiamenti reali; perché mi sono convinta che la nuova politica non si può edificare sulle macerie ma solo attraverso una lenta e rispettosa autocostruzione dal basso. Qualcuno dice che è meglio un voto sbagliato che nessun voto. Io invece penso che un non voto sia una significativa indicazione politica, al tempo stesso un po’ disperata e un po’ speranzosa.

Chiara Valentini (giornalista e saggista) … mi sembra che Sinistra e Libertà si batta in modo sincero per i diritti civili e la laicità, guardi avanti e non al passato, punti senza ipocrisia sulle donne. Vale la pena di votarla.

Alessandro Portelli (giornalista e scrittore) … ho scelto di sostenere Sinistra e libertà perché dobbiamo riprenderci tutte e due queste parole e investirle di significati nuovi e aperti, senza rinunciare né alla nostra storia né a una visione del futuro.

Davide Ferrario (giornalista) … a chi ha vissuto durante la guerra non è stato concesso il lusso di astenersi. Tantomeno ne abbiamo motivo noi.

Alberto Castagnola (economista) … nella speranza che la sinistra abbia presto un modello di società attraente e non dannoso per l’ambiente, mi auguro che le prossime elezioni siano partecipate e coronate da successo, così che permettano di continuare a lavorare, creando e sperimentando nuove vie di alternativa e di solidarietà.

Danielle Mazzonis …valorizziamo le nostre idee pensando e discutendo .Sinistra e libertà è lo spazio giusto.

Aldo Carra (economista) … voterò sinistra e libertà perchè la sinistra non deve essere nè sepolta nè surgelata ,ma reinventata col lievito della libertà

Bianca M. Pomeranzi(giornalista, femminista) … da alcuni anni ho avviato, insieme ad altre compagne femministe, un percorso di presenza anche nella politica tradizionale nel tentativo di trasformare i modi , le forme e il campo della politica. Ritenevo infatti che la “crisi di civiltà”, evidente anche prima della crisi economica , segnalasse l’esigenza di ripensare le regole della convivenza facendo dialogare le diverse culture critiche di quel “pensiero unico” che da più di trenta anni sostiene l’avanzata del capitalismo globalizzato. Quel percorso si sta rivelando molto complesso, come dimostra l’attuale frammentazione della sinistra radicale , e tuttavia non tale da indurre a desistere . Infatti, pur essendo tra coloro che hanno lavorato per costruire una sinistra unita , non posso fare a meno di notare che a poco a poco l’idea di aprire al cambiamento si sta facendo strada, pur con molte contraddizioni, nella rigida struttura della politica tradizionale Sinistra e libertà è indubbiamente la lista che allo stato attuale riassume il punto più avanzato di quel percorso , per questo la voto.

Rina Gagliardi (giornalista) … perché voto “Sinistra e libertà”? In fondo, è molto semplice: oggi, in Italia, mancano soprattutto due “cose”, la sinistra e la libertà. Una sinistra capace di sognare e di trasformare, una libertà che si realizza come liberazione, eguaglianza, partecipazione. Questo voto, dunque, è soprattutto un convinto investimento per il futuro.

Enrico Pugliese (sociologo Università di Napoli) Le lacerazioni interne alla sinistra hanno portato molti elettori appartenenti all’area della sinistra più radicale scegliere il non voto alle elezioni europee. Altri, nel timore che nessuno dei due schieramenti di sinistra riesca a raggiungere il quorum, si sono orientati per la seconda volta alla scelta del ‘voto utile’, in direzione del PD. Questo appello è rivolto essenzialmente a queste persone. Sarebbe terribile, grazie all’astensionismo di sinistra, garantire un ulteriore trionfo di Berlusconi alle elezioni. Perciò è necessario in primo luogo votare per qualunque partito anti-berlusconiano. La paura poi della dispersione del voto - con la conseguente preferenza per un partito populista-giustizialista (Di Pietro) o moderato di centro sinistra (Pd) - rischia di determinare una profezia che si autoverifica. E’ proprio la teoria del voto utile che rischia di non far raggiungere il quorum. inoltre è bene ricordare che i voti si contano comunque ed esprimono un messaggio importante, anche nella sventurata ipotesi che non si raggiunga il quorum. Infine la scelta della lista da votare. Premetto che a mio avviso il lavoro di tutti gli i europarlamentari di Rifondazione Comunista è stato eccellente e che in entrambe le liste di sinistra ci sono persone il cui lavoro è stato apprezzabile. Tuttavia la qualità del programma della lista di Sinistra e Libertà riflette in maniera più ricca e coerente le speranze e le aspettative che si erano formate nella breve iniziale stagione dell’Arcobaleno e che non possono essere dimenticate. La pluralità degli obiettivi di libertà e democrazia economica e politica è ben riflessa anche nella scelta di alcune candidature. Sui temi di maggior rilievo attualmente - dall’immigrazione al lavoro, dall’ambiente ai diritti umani e sociali e alla pace - Sinistra e Libertà rappresenta il gruppo che complessivamente sarà capace di portare avanti le istanze più avanzate. A questo aggiungo un auspicio e una richiesta di impegno. L’auspicio è che si evitino il litigio e le accuse reciproche relative al passato. La richiesta è che già da ora ci si impegni per un lavoro comune sui temi indicati: pace, lavoro e diritti umani.

Paolo Berdini (urbanista) La mia adesione e il mio voto per sinistra e libertà per costruire una sinistra nuova e unita. E per rendere le città vivibili. In questi anni sono state vendute al mercato senza regole. Devono tornare ad essere beni comuni di tutti i cittadini.

Aldo Tortorella (politico e partigiano italiano) Mi pare significativo il fatto che la sinistra incominci a riappropriarsi della parola libertà sequestrata dalla destra, sua nemica. E mi sembra utile il fatto che identità che apparivano diverse si trovino unite. Mi auguro che questo cammino prosegua dopo la elezioni.

Scrutinio cassinese in diretta

Stasera, dalle ore 22.00, pubblicheremo man mano i dati cassinesi e le sintesi dei dati nazionali.

Rimanete collegati!!!

venerdì 29 maggio 2009

martedì 26 maggio 2009

Per le Europee vota NOVELLI



Nato a: Torino nel 1931 .

Già sindaco di Torino. Giornalista professionista, scrittore.

E’ entrato giovanissimo all’Unità ed è stato responsabile della redazione piemontese dal 1961 al 1975 e inviato speciale in Italia e all’estero. Nel 1960, viene eletto per la prima volta in Consigliere Comunale: manterrà l’incarico sino al 1997. Sindaco di Torino dal 1975 al 1985; presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite dal 1979 al 1983. Eletto nel 1984 Parlamento Europeo e dal 1987 al 2001 alla Camera dei Deputati. Autore di una ventina di libri tra cui Dossier Fiat, Sicilia ’71, Vivere a Torino, Michele Pellegrino: l’uomo della «Camminare insieme», Per una cultura della città,Il decennio della follia, Vite sospese, Per coerenza, La democrazia umiliata, Amor di Patria, Come era bello il mio PCI. L’ultimo suo libro lo ha dedicato alla tragedia della Tyssen Krupp. Ha collaborato con il regista Ettore Scola al soggetto e alla sceneggiatura del film Trevico-Torino.
Dopo lo scioglimento del PCI non è più stato iscritto a nessun partito. Da alcuni anni è impegnato per la ricomposizione delle forze di sinistra per dare vita ad un nuovo soggetto politico. Fa parte del Comitato di direzione della rivista Narcomafie, edita dal Gruppo Abele. E’ direttore del settimanale Nuovasocietà online (www.nuovasocieta.it). Il padre è stato un perseguitato dal fascismo e due dei suoi fratelli hanno partecipato alla guerra partigiana.


PERCHE' LO SOSTENIAMO:


Novelli è l'esempio della buona e pulita amministrazione espressa dalla Sinistra. Amatissimo sindaco di Torino, è entrato nella storia nel 1983 quando denunciò il malaffare che affiorava nella sua stessa giunta, aiutando i magistrati a fare giustizia. Per questo fu rimproverato da Amato, inviato da Craxi a commissariare il Psi nella bufera. «Hai sbagliato - disse Amato a Novelli, come ha raccontato quest’ultimo - bisognava risolvere politicamente la questione». Novelli rispose: «I reati sono competenza dei giudici, chi ruba vada in galera». Questa è la pulizia e la trasparenza che chiediamo ai pubblici amministratori, a qualunque livello. Questo è il coraggio di chi rischia la propria "poltrona" per la legalità e il bene comune.

sabato 23 maggio 2009

Democratici anonimi



Se vuoi disintossicarti, vai su http://boboanchio.blogspot.com/

23 Maggio 1992 - 23 Maggio 2009: ora come allora contro la Mafia


17 anni fa un uomo moriva, saltando in aria insieme a sua moglie e a tre ragazzi di meno di trent'anni, agenti della Polizia di Stato. Moriva esplodendo insieme a parecchi metri di autostrada, l'A29, all'altezza dello svincolo di Capaci. Moriva perchè aveva scelto di fare il magistrato, aveva scelto di dire di no ad un sistema potente. Il sistema mafioso.

Oggi vogliamo ricordarlo con le sue parole, sapendo che tocca a tutti noi, cittadini italiani, ereditare il suo testimone, continuare la sua lotta, fare in modo che Giovanni Falcone non sia morto invano.

« Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. »
Grazie, Giovanni.

Sinistra per Cassina - S. Agata

Elezioni Provincia di Milano: indicazioni di voto

SCHEDA DI COLORE GIALLO



FAI LA CROCE SUL SIMBOLO :





VITALI ANGELO

Elezioni Parlamento Europeo: indicazioni di voto

SCHEDA DI COLORE GRIGIO



FAI LA CROCE SUL SIMBOLO E SCRIVI I TRE NOMI:




NOVELLI DIEGO
FAVA CLAUDIO
PITZORNO BIANCA

Comunicato stampa congiunto IDV-SD

Cassina De’ Pecchi, lì 23 Maggio 2009

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

Siamo venuti a conoscenza di una partecipazione societaria comune tra il candidato sindaco
della lista “Patto dei Valori per Cassina S. Agata”, lista da noi sostenuta, e un costruttore
firmatario di due importanti convenzioni con il nostro Comune, che hanno dato origine ad una
profonda discussione politica, conclusasi con la caduta della precedente amministrazione.

Pur ritenendo l’investimento finanziario perfettamente legale, la mancata informazione,
precedente la scelta del candidato sindaco all’interno della coalizione, costituisce per noi il
venir meno della fiducia che era alla base della coalizione stessa.

Per parte nostra avevamo promosso l’alleanza con l’obiettivo dichiarato di un radicale
cambiamento nel metodo di governare il Comune, in termini di piena trasparenza e fiducia tra
cittadini e pubblici amministratori.

Per questi motivi, i nostri candidati: Davide Barro, Alessandra Brambati, Carlo Brambilla,
Silvana Marangelli, Paola Martino, Alessandro Simeone, Paolo Teghillo, hanno deciso di ritirare
il loro sostegno alla lista “Patto dei Valori per Cassina S. Agata”.

Italia dei Valori – Cassina De’ Pecchi
Sinistra Democratica – Sinistra per Cassina S. Agata

giovedì 23 aprile 2009

Comunicato stampa: nasce Sinistra per Cassina - S. Agata

Sinistra Democratica di Cassina De' Pecchi promuove la costituente della “Sinistra per Cassina – Sant'Agata”
A Cassina, così come in Italia, c'è bisogno di più sinistra. C'è bisogno di una Sinistra nuova, rinnovata nei contenuti, unita, che raccolga il meglio delle eredità culturali progressiste italiane.
Una sinistra che promuova le tematiche del lavoro, dell'ambiente, della sicurezza sociale e della pace.
A livello nazionale si è da poco costituita una nuova aggregazione politica: Sinistra e Libertà. Essa racchiude Sinistra Democratica, il Partito Socialista, i Verdi e il Movimento per la Sinistra. A Cassina abbiamo l'ambizione di sperimentare qualcosa di analogo, un tentativo di creare un nuovo spazio per una nuova Sinistra.
Noi di Sinistra Democratica siamo, sul territorio, gli unici soggetti istituzionali, mancando a livello locale dei riferimenti organizzati delle altre forze costituenti.
Non rinunciamo però a questo per noi importante progetto, e ci rivolgiamo quindi a quei tanti cittadini cassinesi che si riconoscono nei valori del socialismo, dell'ambientalismo, della sinistra genericamente intesa, che vogliono mettersi in gioco in prima persona per il bene del loro territorio, e promuoviamo la nascita della “Sinistra per Cassina – Sant'Agata”.
Questo soggetto politico non sarà una lista elettorale, ma cercherà di portare le proprie proposte politiche in una aggregazione più ampia.
Tutti i cittadini interessati possono contattarci all'indirizzo e-mail di Sinistra Democratica (sdcassina@gmail.com), oppure visitando il blog sinistrapercassina.blogspot.com.

Alessandro Simeone
Coordinatore Circolo di Cassina De' Pecchi
Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo
2 Aprile 2009

25 Aprile 1945 - 25 Aprile 2009: 64 anni, la stessa lotta

Un nuovo inizio, una nuova sinistra

E' ora di crescere, è ora di allargarci.

Anche a Cassina costruiamo una nuova Sinistra.


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Il programma di Sinistra e Libertà



È ora di cambiare. L’Europa che lasciamo è quella della speculazione finanziaria, del liberismo, della destra, lontana dai popoli, vicina ai privilegiati. Vogliamo invece un’Europa del lavoro, dell’ambiente, dei diritti sociali e civili.


1) Ridistribuire la ricchezza in Europa attraverso il lavoro.

Patto Europeo per l’Occupazione: nuovi e migliori posti
di lavoro attraverso formazione, ricerca, innovazione, tecnologia investimenti.
Combattere la piaga del precariato.
Salario sociale europeo per i disoccupati.
Riduzione delle differenze nelle retribuzioni europee.
Riduzione dell’orario di lavoro.
Tasse sulla rendita e non sul lavoro: colpire la speculazione finanziaria, tassare i grandi patrimoni, tutelare le PMI.

2) Dall’Europa della speculazione finanziaria a quella dell’ambiente.

Il futuro dell’Europa è nel nuovo modello sociale ambientale e tecnologico: energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura di qualità, tutela dei consumatori, reti telematiche, trasporti ferroviari, infrastrutture sicure.
L’Europa è gia leader nelle rinnovabili con oltre 3,5 milioni di occupati. Far crescere questo settore significa creare milioni di nuovi posti di lavoro, non delocalizzabili, stabili, qualificati, utili alla lotta contro l’emergenza climatica. Senza il nucleare.

3) Dalla scuola disastrata alla Società della Conoscenza.

La riforma Gelmini porta l’Italia fuori dall’Europa.
L’accesso al sapere deve essere tutelato e il diritto alla formazione riconosciuto come fondamentale.
L’Europa deve essere protagonista nella conoscenza mettendo in campo formazione continua, scuola pubblica di qualità, ricerca ed università adeguatamente finanziate dal denaro pubblico.

4) L’Europa degli europei è quella laica, dei diritti civili e sociali.

I diritti sociali e quelli di cittadinanza sono inscindibili perché insieme garantiscono giustizia sociale e libertà individuale.
Con pari opportunità e pari libertà di donne e uomini.
L’autodeterminazione della donna è per noi un principio fondante.
Siamo per un’Europa che riconosca il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche, dalla libertà di cura, alle staminali, dalla fecondazione assistita alle unioni di fatto e ai matrimoni gay, siamo contro l’omofobia e transfobia per il rispetto di ogni diversità.
Proponiamo un Patto Europeo per il progresso sociale che stabilisca standard comuni per le politiche sociali, educative e sanitarie. E questo vale anche per le politiche d’inclusione dei migranti oltre all’asilo per i rifugiati e profughi da guerre e dittature.

5) L’Europa nel mondo come potenza civile di pace e cooperazione.

Sostenere la democrazia e la partecipazione in tutto il mondo. Contro tutte le guerre ed il terrorismo.
Contro gli armamenti e per il disarmo nucleare. Per una politica estera comune attenta in primo luogo al Mediterraneo, al Medio Oriente ai Balcani ma anche in grado di assumere la responsabilità per un mondo più giusto, per la pace, la sicurezza, il disarmo, la lotta alla fame e alla povertà.

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