venerdì 23 luglio 2010
Che fine ha fatto la laicità?
mercoledì 21 luglio 2010
1° Congresso di SEL: documenti
venerdì 2 luglio 2010
Compagni che sbagliano
Traspare, da tutto il pezzo, il concetto, molto anni ‘70, della giustizia come “strumento di oppressione del proletariato”. Sembra che non abbia lasciato nessun segno Pasolini, quando diceva di stare con i poliziotti, perché i veri proletari erano (e sono, aggiungo io) loro.
Direi che non sono assolutamente queste le basi sul tema giustizia per rifondare una nuova sinistra.
Bisogna smetterla di usare il concetto di “garantismo” come modo di difendersi DAL processo anziché NEL processo. Che poi è quello che quotidianamente quello che fa Berlusconi.
A guardare bene non è così strana la sua posizione: il suo principale avvocato, Pecorella, affonda le sue radici nella sinistra extraparlamentare: proprio quella che, negli anni '70, predicava la giustizia del popolo e l'oppressione dei magistrati e dei poliziotti.
Alessandro Simeone
giovedì 1 luglio 2010
Ottimo risultato per il comitato per l'acqua pubblica
Le esperienze, in varie parti d'Italia, di privatizzazione dei servizi idrici hanno portato ad un generale decadimento dei servizi e ad un netto aumento delle tariffe.
L'acqua, come monopolio naturale e ancor di più come elemento fondamentale per la vita, è e deve rimanere in mano pubblica.
Eccellente è stata la risposta ai tanti banchetti del comitato, composto oltre che da Sinistra Ecologia Libertà, dalla Fabbrica di Cassina, da Cittadinanza e Cambiamento, dal PD, da RC, dal Progetto Cassina, dalla Lista Civica Cassina Sant'Agata e dalle cooperative (adesso fusesi tra loro) La Speranza e Circolo famigliare di Sant'Agata.
Dall'assemblea regionale di Sel, un coordinamento rappresentativo dei territori
Si è svolta sabato 19 giugno allo Spazio Arte di Sesto San Giovanni l'assemblea regionale di Sinistra Ecologia Libertà.
A introdurre i lavori, presieduti da Gianni Confalonieri, l'intervento di Pino Vanacore che ha tracciato un'analisi del quadro politico in Lombardia, delineando gli ambiti di azione di Sel.
E' poi intervenuta la consigliera regionale Chiara Cremonesi, ragionando sulle priorità da affrontare e sul possibile contributo dell'attività istituzionale alla definizione del profilo politico e programmatico di Sel.
Infine, Tino Magni ha affrontato le questioni organizzative, sottolineando l'importanza di darsi strumenti legittimati dall'assemblea per traghettare Sel verso la fase congressuale di ottobre.
Dopo molti appassionati interventi, è stato approvato un documento conclusivo, illustrato da Sandro Pollio, che fissa gli obiettivi politici di Sel per i prossimi mesi ed è stato votato un coordinamento regionale rappresentativo dei territori.
All'assemblea ha partecipato il delegato della sezione cassinese Alessandro Simeone.
Repubblica Firenze: inquietanti manovre di Jabil a Cassina de' Pecchi
Repubblica — 19 giugno 2010 pagina 1 sezione: FIRENZE
I SINDACATI, la rsu, le organizzazioni territoriali ma anche quelle nazionali dei metalmeccanici, vanno a Roma, ieri, al ministero del lavoro per discutere di come si stia evolvendo la situazione Isi (Italia Solare Industrie), l'azienda chea Scandicci ha preso il posto della multinazionale Electrolux: con l'impegno di produrre pannelli solari invece di frigoriferi e che, da due anni, non è ancora pienamente decollata. Da maggio usa la cassa integrazione e, dei 100 megawatt di produzione previsti, per ora funziona solo una linea da 25. Vanno anche al ministero delle attività produttive e lì apprendono, insieme all'amministratore delegato Massimo Fojanesi, anche lui secondo i sindacati all'oscuro, che Isi è piombata in un «calderone inaffidabile». Come lo chiama Evaristo Agnelli, Fiom nazionale, deciso, come gli altri sindacalisti, a tirarne fuori l'azienda fiorentina, che proprio ora sta trovando ordini, possibili nuovi soci e la garanzia di Fidi Toscana. I SINDACATI scoprono che il nodo della matassa fa capo al fondo americano Mercatech che, attraverso la holding Energia Futura, è proprietario di Isi al 30%. La storia, spiegano sia Agnelli che Cesare De Santis della Fiom fiorentina, sta così. Mercatech, insieme a alcuni manager di Jabil Italia ha comprato da Jabil Usa (colosso mondiale di componentistica elettronica), che se ne voleva disfare perché non redditizi, i due stabilimenti italiani di Cassina de' Pecchi (Milano) e Marcianise in provincia di Caserta. «Ne abbiamo avuto conferma dal ministero delle attività produttive», spiegano i sindacalisti. «Mercatech e i manager Jabil hanno presentato un piano industriale inquietante in cui si unisce Isi agli altri due stabilimenti senza capire cosa ci faccia. Hanno anche richiesto finanziamenti pubblici che non otterranno mai per rilanciare Marcianise. Noi temiamo che, attraverso un finto piano industriale, vogliano fare una speculazione, magari conquistandosi gli immobili». I sindacati si sono preoccupati: cosa c'entra Scandicci? «Tutto ciò su cui quelli di Jabil Italia hanno messo le mani è andato a rotoli, non sembrano tanto affidabili - protesta Agnelli Mercatech era azionista anche della Tibi a Mestre che poi è fallita». I sindacati hanno chiesto al ministero di tenere le sorti di Isi separate dal resto. E di vedere per intero i bilanci dell'azienda di Scandicci «per capire dove sono finiti i soldi per la reindustrializzzazione». Per fortuna, spiega De Santis, «anche Fojanesi intende proseguire l'attività di Isi senza mescolarsi in avventure incerte».
Aggiunge: «Al ministero abbiamo anche scoperto che avevamo ragione noi che sospettavamo mancasse liquidità in azienda: Mercatech non ci ha messo mai niente. Se non aveva soldi, come ha fatto a prendere un gruppo di 1.200 addetti? E' chiaro che qualcosa non torna». D'altra parte i sindacati a Scandicci se l'erano sempre domandato: come mai la green economy tira, gli ordini arrivano e le banche non ci danno credito? Adesso vogliono vederci chiaro e decollare con nuovi soci. -
ILARIA CIUTI
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/06/19/sospetti-del-sindacato-sul-fondo-usa.html