mercoledì 28 settembre 2011

riceviamo e pubblichiamo: COMUNICATO FIOM MILANO


JABIL
PER NATALE L’AZIENDA VUOLE REGALARE AI LAVORATORI 
LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI CASSINA. 
CONTINUA IL PRESIDIO, CONTINUA LA LOTTA
“… si comunica che l’azienda Jabil Cm Srl (…) si trova costretta a procedere al licenziamento collettivo per cessazione completa di attività per un totale di 325 dipendenti, corrispondenti all’intero organico in forza presso l’Unità di Cassina de’ Pecchi.”: la comunicazione è  arrivata via fax alle 15.35 di oggi.
Mentre a Roma era in corso l’incontro in cui l’azienda avrebbe dovuto illustrare il proprio piano industriale - considerato inaccettabile persino dal ministero, che si è impegnato a riconvocare Jabil – era già stata scritta la procedura che cancella centinaia di lavoratrici e lavoratori e trasforma lo stabilimento di Cassina in una bella area dismessa su cui speculare.
Per la multinazionale che aveva prima venduto e poi, a sorpresa, riacquistato a febbraio l’azienda, la sorte dei lavoratori è irrilevante: questo già lo sapevamo.
Ma in questo paese le imprese sono libere a tal punto da considerare irrilevante persino il Ministero dello Sviluppo Economico.
Con Regione Lombardia il problema neppure si pone: non solo Jabil, ma nessuna impresa ha mai dovuto rendere conto ai vertici lombardi di quel che faceva o disfava. Questo è “porto franco”, qui possono chiudere stabilimenti, decentrare, licenziare senza alcun problema.
Chiediamo al Governatore Formigoni -  che finora ha assistito alla cancellazione di migliaia di posti di lavoro senza battere ciglio - e al vice presidente della Giunta nonché assessore all’industria - dal quale ad oggi abbiamo ricevuto solo promesse - di convocare finalmente un tavolo per discutere del sistema delle telecomunicazioni e, quindi, del futuro degli stabilimenti e dell’occupazione in questo territorio. 
Le lavoratrici e i lavoratori di Jabil da mesi presidiano l’azienda, siamo con loro: continuiamo la lotta.
Milano, 28 settembre 2011
FIOM MILANO

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